Il Santuario di San Girolamo a Vercurago
Santuario di San Girolamo a Vercurago è un luogo bellissimo e tranquillo, ricco di ingredienti. Un percorso tra fede, letteratura, storia e natura.
Un luogo speciale, particolarmente indicato a coloro che soffrono il rumore, lo stress, dove si può trovare pace e tranquillità interiore. Lasciamo l’auto nel parcheggio adiacente la Basilica di San Girolamo.
Immerso nel verde circostante, con lussureggianti aiuole ben curate, possiamo iniziare la visita per le stradine strette del paese di Somasca.
Fino a poco tempo fa era ancora possibile vedere il leone di S. Marco sopra i portoni delle case e dei palazzi.
Un visibile manifesto, ci illustra i punti salienti del Santuario di San Girolamo.
Andiamo con il cuore aperto alla scoperta di questo Sant’ uomo.
Nel novembre del 1533 un gruppo di 35 orfani lasciava Bergamo diretto a Milano.
Li guidava un’ uomo che vestiva una lunga veste nera, calzava scarpe grosse e aveva in capo una berretta di panno nero.
Un povero all’ aspetto, che andava elemosinando per amor di Dio, con la sacca in spalla per sé e per i suoi.
Era Girolamo che a Milano fondò il celebre orfanotrofio dei Martinitt.
Esteso in tutta la Lombardia, l’ intero movimento aveva bisogno di un centro che Girolamo individuò nel villaggio di Somasca, ai confini della Repubblica Veneta con il Ducato di Milano.
Con i suoi compagni si stabilì sulla Rocca del castello, che era stato ridotto ad un rudere pochi anni prima.
Le costruzioni che si aggiunsero permisero di istituire un orfanotrofio, che raccoglieva i ragazzi dei dintorni.
Anche qui Girolamo ripeteva spesso le puntate nelle campagne, accompagnato dai suoi ragazzi, per lavorare, impartire l’ istruzione catechistica e soccorrere poveri e malati.
Tutta questa attività era sostenuta da ore di preghiera, alle quali Girolamo si abbandonava lungamente.
Con delle canne aveva chiuso una grotta sotto lo sperone della montagna e ricavato l’eremo,il luogo prediletto dove si trovava a pregare sotto una croce di legno.
Coloro che lo conobbero sottolinearono coralmente la vita austera di penitenza che conduceva: mangiava il pane più duro; non beveva vino, se non raramente e frequenti digiuni; si disciplinava con i flagelli e dormiva sopra assi, paglia e pietre.
San Girolamo fu un laico italiano, fondatore dell’ordine dei Chierici Regolari di Somasca.
È venerato e rispettato in quanto dedicò la sua vita in favore dei piccoli orfani ed è patrono universale degli orfani e della gioventù abbandonata.
Rimasto orfano all’ età di dieci anni, egli visse sulla propria pelle il significato dell’ assenza paterna, tanto che si impegnò a diventare lui stesso un padre per gli orfani e per tutti coloro che vivessero situazioni di disagio.
Per questo creò dei centri dove i fanciulli potessero sentirsi accolti in una vera famiglia, sviluppando perciò un personale modello di carità evangelica, convinto che insieme al cibo e ai panni da vestire, occorresse dare ai giovani educazione, istruzione, formazione professionale, insomma prepararli alla vita.